Archivio di Cirino Messina

Vista la “volatilità” delle pagine internet, questa pagina è una copia testuale della pagina: http://www.hobbycanarino.it/consigli/allevo.htm

Io…allevo così

Premesso che colui il quale vuole iniziare l’allevamento del canarino debba fornirsi di tanta pazienza, tanta buona volontà e non deprimersi al sopraggiungere dei primi risultati negativi, mi accingo ad illustrare, per coloro ai quali può interessare, come io allevo i miei canarini dal momento precedente l’inizio delle cove, fino al momento di portare i novelli alle Mostre.

Terminati i Campionati Italiani, che si svolgono generalmente nei primi giorni di gennaio,  inizio col sistemare le femmine in ogni singola gabbia, nella quale poi dovranno accingersi a portare avanti al massimo tre covate.

I maschi li lascio ancora per qualche tempo in voliera.

Nel frattempo tengo le femmine in ambiente con scarsa luminosità, mentre ai maschi cerco di protrarre la luce più a lungo possibile.

Inizio a somministrare ai soli maschi un pastoncino secco  integrato al 50% con pastoncino morbido a cui aggiungo semi da germinare bolliti per venti minuti,  risciacquati e  scolati, osso di seppia triturato e  germe di grano.

Dopo una quindicina di giorni, elargirò anche alle femmine il pastoncino secco e morbido amalgamato con semi bolliti, al quale aggiungerò, germe di grano ed osso di seppia triturato.

Inizierò anche per loro ad allungare la luminosità giornaliera ed attenderò che le stesse diano segni di volersi costruire il nido.

A questo punto inizio col mettere il nido in un angolo della gabbia, fornisco sfilacci di juta pretagliata (si acquista nei normali negozi specializzati) ed attenderò che le stesse si costruiscano il nido.

Ispezionandole ogni mattina potrò accorgermi se la canarina ha quasi ultimato la costruzione del nido. A questo punto, di sera all’imbrunire, immetto il maschio selezionato.

Sempre la mattina, ispeziono i nidi e tolgo l’uovo che la canarina ha eventualmente deposto sostituendolo con altro finto.

Questo fino al terzo-quarto uovo, effettuato il quale, rimetto nel nido le altre  uova, tolgo quelle finte ed appunto su un foglietto  il giorno della nascita dei piccoli che dovrebbe avvenire al tredicesimo giorno di cova. Non di rado mi è accaduto che i piccoli nascessero al 14° o 15° giorno, ciò può dipendere dall’assiduità o meno della canarina nel covare o da altri fattori legati alla temperatura ambientale.

Nati i piccoli, continuerò a fornire alla canarina il misto di semi, il grit, il pastoncino secco e il morbido amalgamato con semi da germinare bolliti. Al settimo giorno fornisco una fettina di mela al giorno e procederò ad anellarli.

Io uso togliere il maschio a fine deposizione uova.

Quando i novelli, ormai grandicelli  si dispongono sull’orlo del nido, reimmetto con cautela il maschio tenendolo separato dalla femmina e dai novelli dalla griglia divisoria. Il giorno dopo, tolta la griglia divisoria, controllo che il maschio non crei problemi ai piccoli, che li imbecchi, in modo poi da porre i novelli da soli, nella stessa gabbia e separati sempre dalla griglia. Mentre i piccoli continueranno ad essere imbeccati da entrambi i genitori, la canarina  ricostruirà il nido per la successiva covata.

Al momento che i piccoli beccano i semi e il pastoncino da soli, li tolgo dalla gabbia e li pongo in una volieretta senza griglia sul fondo. Fornisco loro, in una ciotoletta, i semi, il pastoncino secco come sopra ecc. fino al raggiungimento del 42° giorno.

A questo punto si pone il problema di fornire ai novelli della categoria mosaico a fattore rosso il “colorante” (per gli intensi ed i brinati a fattore rosso il colorante deve essere mescolato al pastoncino almeno una settimana prima degli accoppiamenti).

Cambio completamente il tipo di pastoncino, accantono quello secco  e  mi accingo a fornire ai novelli del pastoncino morbido con l’aggiunta di “colorante” nella misura di circa 8 grammi per Kg. di pastone, fornisco loro sempre il misto di semi ma in proporzione minore e nell’acqua da bere, a cicli di sette giorni al mese, immetto un antimicotico nelle dosi consigliate. 

Niente verdure e una fettina di mela ogni tre giorni.

Bagnetto tutti i giorni immettendo nell’acqua un pizzico di bicarbonato.

Se posti in voliera, i novelli debbono aver raggiunto minimo i sessanta giorni di età.

Procedo così fino a che i novelli abbiano finito la muta, verso settembre-ottobre. Continuerò con lo stesso regime alimentare fino a quando, reduci dalle Mostre, li rimetterò in voliera somministrando loro solo misto di semi, grit e fettina di mela ogni tre giorni.

Sverneranno per accingersi dopo poco ad iniziare di nuovo il ciclo degli accoppiamenti e delle cove.

Così io allevo i miei canarini, certamente altri allevatori avranno un loro metodo  differente dal mio, l'importante è raggiungere risultati ottimali garantendo ai nostri piccoli volatili tutta l'assistenza e l'amore dovuto.